Il Viaggio in Italia di Théophile Guatier, di cui viene qui pubblicata la prima traduzione italiana, inizia nell’agosto del 1850. Accompagnato dall’amico Louis de Cormenin, lo scrittore, nelle vesti di giornalista, vista la penisola sulle orme di Goethe, Byron e Stendhal, traendovi spunto per quelle impressioni che andranno ad arricchire alcune testate parigine. Entrato in Italia dal versante svizzero, visitato il Lombardo-Veneto, dopo una lunga sosta a Venezia, Gautier si dirige da Padova verso Firenze, dove si concluderanno le sue impressioni di viaggio. Quanto si leggerà in questo volume è infatti la cronaca della seconda parte del suo Grand Tour, che si contraddistingue dalla prima sia per le circostanze biografiche sia per i criteri di pubblicazione.
L’Italia di Gautier è piena di sorprese: è ritratta in modo personalissimo e impeccabile da questo cesellatore del verso, abile nel far trasparire le impressioni più intime e il libero acume di una critica talvolta anche sferzante. Il ricordo è strettamente legato al tratto artistico e letterario, e la scrittura scivola ancora una volta in quel profondo culto dell’arte che reste Gautier capostipite dei poeti della seconda generazione romantica. In particolare, le raffinatissime pagine dedicate al parco delle Cascine di Firenze esaltano, nella scrittura sublime, quella Bellezza perfetta di cui fu supremo interprete.
Téophile Gautier (1811-1872) si dedicò alla pittura e nel 1835, col romanzo Mademoiselle de Maupin, rivalutò l’ideale classicista di bellezza, lanciando la parola d’ordine dell’ “arte per l’arte”. Definito da Baudelaire “poeta impeccabile” e “mago perfetto delle lettere francesi”, fu autore anche di Poesie e de Il capitan Fracassa. Oltre a Viaggio in Italia, ha lasciato altri resoconti di viaggio: Viaggio in Spagna e Costantinopoli.
Tèophile Gautier
VIAGGIO IN ITALIA. PADOVA, FERRARA, FIRENZE
a cura di Annalisa Bottacin
Pagine 112, brossura, cm 15×21, anno 2006
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