Nel restauro delle opere policrome, il problema della scelta dei materiali per la verniciatura è stato spesso messo in secondo piano, lasciando la scelta alla consuetudine dell’artigiano o alle comodità dei prodotti pronti all’uso per belle arti. Il presente lavoro cerca di riassumere le informazioni principali presenti in letteratura sul tema delle vernici, prima analizzandone il problema in una prospettiva storica, attraverso la raccolta dei principali testi e ricettari e al loro confronto. In seguito vengono trattate le vernici nel settecento con la diffusione di testi e importanti trattati specifici. Nel corso dell’800 la vernice è stata usata in modalità particolari, documentandone le modalità in alcuni autori, aggiunta al colore o presente in strati intermedi o come vernice da ritocco. Dopo una breve disamina delle caratteristiche fisiche che determinano l’aspetto delle vernici come la saturazione, il glosse la rifrazione, e il no flow point, vengono trattati i materiali naturali principali, come mastice e dammar e le loro caratteristiche all’invecchiamento. In seguito vengono trattati tutti i materiali polimerici usati a questo scopo, dai polimeri di polivinil acetato, i polimeri acrilici, le resine chetoniche e chetoniche ridotte, e infine le aldeidiche e le resine alifatiche; trattandone le ricerche che sono all’origine della loro introduzione nella conservazione, le caratteristiche chimiche e fisiche, il degrado e le problematiche applicative. Vengono inoltre affrontati i temi degli additivi e degli stabilizzanti come gli HALS. Il presente contributo cerca quindi di raccogliere e diffondere le principali informazioni scientifiche e di letteratura sull’argomento, con l’obiettivo di orientare una scelta più consapevole della vernice in ambito conservativo.
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