I FATTI DI CAGLIARI DEL 1906
Il 16 maggio del 1906, l’Unione Sarda, il più importante quotidiano della Sardegna, esce con un’edizione straordinaria che racconta i fatti succedutisi a Cagliari quel giorno e il giorno precedente.
L’articolo, non firmato, riporta una minuziosa descrizione delle proteste e degli scontri che, alla fine, registrarono decine di feriti e due vittime, un operaio di 16 anni e un fruttivendolo di 19. La protesta, generata dall’assurdo aumento dei prezzi sui generi di prima necessità, pane compreso, e dalla pesante applicazione di tassazioni vessatorie, coinvolse migliaia di persone che, per diversi giorni, protestarono a Cagliari e nei centri della provincia.
Una manifestazione che raggiunse momenti drammatici dovuti, probabilmente, all’inesperienza delle truppe schierate, costituite da giovani militari e allievi carabinieri, non in grado di gestire la tensione del momento.
Quelle del maggio 1906 furono tre giornate che nella città e nell’hinterland lasciarono il segno: a Quartu S.Elena venne distrutto il deposito delle ferrovie, nella zona mineraria dell’Inglesiente vi furono diversi morti, si parla di oltre 20 vittime, ma non si è mai saputo il numero preciso. Cagliari fu teatro di saccheggi ai forni del pane e di assalti a varie strutture pubbliche. Le stazioni vennero prese di mira e i tram rovesciati, bruciati o addirittura buttati in mare.
Come scrisse Sergio Atzeni nel suo libro “Quel Maggio 1906” (EDES, 1977): “I lavoratori, il popolo sardo avevano preso coscienza della propria forza. La rivolta aveva rivelato, per la prima volta nella città e nella campagna, un inesauribile potenziale di lotta che avrebbe portato lontano la Sardegna, verso traguardi di unità e di autogoverno, in una diversa e avanzata organizzazione statale .”
Pagine 44 Con 13 foto d’epoca messe a disposizione dall’ISRE, Istituto Superiore Etnografico della Sardegna
carta Tintoretto touch class avorio da 130 g – copertina 300 g., legatura con punti spillati, cm 14,5×21, marzo 2023
Sardus Paper. Un progetto editoriale per scoprire una Sardegna inedita o poco conosciuta
Sardus Paper è una collana curato da Angelino Mereu, punta a recuperare e valorizzare scritti brevi, poco conosciuti e spesso inediti, di argomento sardo.
Il nome “Sardus Paper” trae origine dalla divinità nuragica “Sardus Pater” e si basa sul gioco di parole che trasforma “Pater” in “Paper”, che, tra l’altro, ricorda la voce papiru = carta in lingua sarda, chiaro riferimento al mondo dei libri. Il progetto editoriale “Sardus Paper” prevede il recupero e la pubblicazione di vere e proprie rarità di argomento sardo, scritti brevi poco noti se non addirittura inediti a partire dal 1800 fino ai giorni nostri. In particolare saranno riproposti articoli, memorie e relazioni con lo scopo di far conoscere personaggi e vicende legate all’arte, alle scienze, alla storia, alle tradizioni e, in generale, alla cultura della Sardegna. “Sardus Paper” proporrà, inoltre, scritti inediti di autori contemporanei.
La scelta editoriale prevede una tiratura limitata di copie numerate: il progetto è rivolto, infatti, a un selezionato pubblico di collezionisti e bibliofili amanti della Sardegna..
“Sardus Paper”, progetto editoriale pubblicato in collaborazione con Nardini Editore, non esclude collaborazioni con associazioni, enti e istituzioni sensibili a temi legati alla cultura sarda
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