Nel tempo del pettegolezzo, nel tempo del consumo, dell’efficientismo, del mondo come una miniera da sfruttare, dell’assenza del rispetto per le persone e le cose. Nel tempo della tecnica che da mezzo è divenuta fine, della economizzazione degli spiriti. Nel tempo di produrre risultati a tutti i costi e immediatamente anche nel campo dell’architettura e del restauro è necessario prendersi una pausa e fare una riflessione. Il Carattere timido, attento e sensibile, timoroso, a reazione lenta, ha la saggezza necessaria per farci comprendere i nostri limiti e spingerci a dedicarci, comprendere e conservare tutti quegli aspetti che normalmente l’architettura e il restauro giudicano secondari e trascurano. Studiando gli edifici e i luoghi degradati e malati si arriva ad amarli e amandoli si arriva a capirli. Così lo studio, l’affetto e la comprensione sono tutt’uno. Forse vedere con chiarezza il mondo vuole dire non agire o agire timidamente. La vera ricchezza del restauro timido è di saper intervenire con poco, del quale non vi è mai penuria, utilizzando la conoscenza, la conservazione dell’esistente e la stratificazione della nuova architettura con cautela, con attenzione, umiltà e intelligenza. Essere timidi non è un segno di un minor grado di presenza, piuttosto indica un modo più discreto di situarsi nella realtà utilizzando la non violenza verso le cose. Questo libro, corredato da estese schede di restauro, è il tentativo di ampliare la cassetta degli attrezzi per reagire alla nostra condizione proponendo il pensiero timido come sacca di resistenza, come maestro di ritirate e di rese, come nuova virtù di questo secolo a partire dal restauro che in Italia è il luogo dove maggiormente si sviluppano le teorie dell’architettura. Ma non solo; la timidezza è forse la radice stessa dell’essere umano: se è pensata può rendere la vita radicale e capace di un cambiamento sapiente. Certo le azioni della Shy Architecture Association (Associazione per l’Architettura Timida) sono provocatorie (il farmaco miracoloso Timidina con vitamina C), ironiche (la patente a punti per il restauro), e “meravigliosamente sconclusionate” ma spesso giocando si può afferrare anche qualche brandello di verità.
Autore: Marco Ermentini
Isbn: 978884041573
Pagine 136, cm 15×21, brossura con bandelle, illustrato a colori, settembre 2009
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