Il volume riguarda l’analisi critica della storia costruttiva, architettonica e conservativa del complesso benedettino di S. Maria in Valle Porclaneta presso Rosciolo, una frazione di Magliano dei Marsi (L’Aquila, Abruzzo), attualmente ridotto al solo edificio ecclesiastico e a pochi altri ambienti superstiti. Il complesso è stato prescelto come campione sul quale sperimentare nuove tecniche analitiche di rilevamento digitale, in quanto emblematico da diversi punti di vista. Infatti, data la sua consistenza materiale e formale, la particolare ubicazione, i riscontri metrico-proporzionali e la ricchezza dell’apparato figurativo, il monumento, pur rispondendo ai canoni utilizzati dall’ordine benedettino nei cantieri religiosi abruzzesi, rappresenta un elemento di spicco nell’ambito del patrimonio architettonico e archeologico regionale. Anche dal punto di vista statico-strutturale, S. Maria in Valle Porclaneta rappresenta un unicum, essendo uno dei pochi monumenti altomedievali rimasti praticamente illesi dal sisma marsicano del 1915. Infine, dal punto di vista conservativo il monumento rappresenta un caso singolare a causa delle controverse vicende legate ai restauri che lo hanno visto protagonista, senza soluzione di continuità, per tutto il secolo scorso, e che ne hanno compromesso definitivamente l’assetto originale. A rafforzare i motivi della scelta, a fronte delle motivazioni precedenti, è stata inoltre la completa assenza di studi organici e metodologicamente rigorosi sul monastero. Dal punto di vista organizzativo, il testo è suddiviso in due parti, contrassegnate da due differenti linee metodologiche ma entrambe rivolte al medesimo obiettivo di conoscenza critica. Nella prima parte si analizza l’oggetto di studio attraverso la lettura del contesto storico e territoriale (assetto geomorfologico, viabilità e prossimità a siti significativi), delle fonti documentarie disponibili, delle poche indagini archeologiche note, dell’apparato figurativo conservato e della comparazione tipologico-formale con monumenti coevi analoghi. Attraverso la sovrapposizione incrociata dei dati così riscontrati, viene proposta, in prima battuta, la suddivisione in fasi costruttive e la cronologia assoluta dell’intero complesso. Nella seconda parte della ricerca si effettua l’analisi diretta del manufatto attraverso la lettura stratigrafica di alcuni nodi costruttivi significativi, relativi in particolare a due prospetti e al muro di divisione fra navata centrale e navata sinistra, sostenuto da pilastri e da archi, cercando di verificare le ipotesi formulate in precedenza.
The book provides a critical analysis of the construction, architectural and conservation history of the Benedictine complex of S. Maria in Valle Porclaneta at Rosciolo, a district of Magliano dei Marsi (L’Aquila, Abruzzo), that now comprises just the church building and a few surviving appurtenances. The complex was chosen as a specimen on which to test new digital survey analysis techniques as it boasts several emblematic aspects. Indeed, given its shape and size, particular location, proportions and the extensive figurative art collection, whilst matching the principles employed by the Benedictine order in Abruzzian religious sites, the monument is a standout feature of regional architectural and archaeological heritage. Even from a static structural viewpoint, S. Maria in Valle Porclaneta is a unique example, being one of the few monuments of the Early Middle Ages to remain virtually undamaged by the 1915 Avezzano earthquake. Finally, as regards its state of repair, the monument can be considered a peculiar example as a result of the controversial restoration vicissitudes in which it was continually involved throughout the last century that have damaged its original layout once and for all. In addition to such grounds, a further reason for this choice was the complete lack of organised, painstakingly-methodical studies of the monastery.
The book is arranged into two distinct sections, marked by two different methods of approach, although both aim to achieve critical awareness.
In the first part we examine the subject of the study by looking at the historical and territorial background (geomorphological features, road system and proximity to important sites), available documentary sources, the few known archaeological surveys, the conserved figurative art collection and the formal typological comparison with similar contemporary monuments. Overlaying the data obtained initially provides a breakdown into the various construction phases and the absolute chronology of the entire complex.
In the second part of the research we perform direct analysis of the building using stratigraphic analysis of certain major building joints, with particular reference to two elevations and the dividing wall between middle nave and left nave supported by columns and arches, seeking to confirm the previously-formulated hypotheses.
Autore: ILARIA TRIZIO
Formato cm. 21×27
Pagine 216 a colori
Copertina stampata a colori
Brossura con bandelle, cucitura a filo refe
ISBN 978-88-404-0073-0
Collana ARCHITETTURA E RESTAURO / INTRECCI
Series ARCHITECTURE AND RESTORATION / CROSSES
INDICE
Prefazioni
Donatella Fiorani, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Fabio Redi, Università degli Studi dell’Aquila
Riccardo Pozzo, Direttore del Dipartimento Scienze Umane e sociali – Patrimonio Culturale, CNR
Introduzione
La chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta nel contesto geostorico
I caratteri geografici del sito
La presenza romano-italica e la toponomastica del luogo
La viabilità romana e il tracciato della via Quinctia
La presenza benedettina nella Marsica
Il fenomeno locale dell’incastellamento: il borgo fortificato di Rosciolo
La costruzione e le trasformazioni: letteratura e documenti
La fabbrica e i nodi critici nella letteratura esistente
La fondazione tra fonti, dati materiali e tradizioni
Una sintesi della cronologia evolutiva attraverso le fonti documentarie
La fabbrica religiosa: valutazioni e problemi aperti
Gli elementi figurativi: ipotesi critiche e spunti di riflessione
I restauri della chiesa durante il ventesimo secolo
Dalla nascita delle Commissioni Conservatrici agli appelli di De Nino: i primi interventi
Gli eventi sismici di inizio secolo e l’architettura
Gli interventi a cavallo dei due conflitti: l’operato di Riccoboni e Chierici
La discussa attività di Moretti e i restauri degli anni Settanta
L’ultimo intervento di fine secolo
La fabbrica e le questioni interpretative
Il monastero e l’interpretazione dello schema benedettino abruzzese
La lettura critica dell’organismo architettonico
L’analisi degli elementi strutturali
Riflessioni sull’apparato figurativo
Ipotesi circa la successione delle fasi costruttive individuate
L’informatica al servizio della conoscenza: la scala territoriale e le schede
della Carta del Rischio del Patrimonio Culturale
Il Polo centrale, la MAppa del RISchio e le carte tematiche
La scheda “Unità Edilizia Storica” di Santa Maria in Valle Porclaneta
I risultati della schedatura
La raccolta e l’elaborazione dei dati alla scala dell’architettura: il GIS dei fronti della chiesa
I presupposti alla base del rilievo critico e della stratigrafia degli elevati
Il GIS al servizio dell’architettura e dell’archeologia dell’architettura
Il GIS “verticale” dei fronti della chiesa
Analisi stratigrafica e analisi strutturale: confronti e verifiche
Il futuro della ricerca: dal GIS 3D al Building Information Modelling
La raccolta e l’elaborazione dei dati alla scala del dettaglio: materiali, tecniche e finiture
Dal reale al virtuale: la modellazione tridimensionale
Fotogrammetria digitale e analisi stratigrafica tridimensionale
Il rilievo stratigrafico dei pilastri fra navata centrale e navatella di sinistra
L’analisi e l’interpretazione delle tracce materiali individuate
Conclusioni
ENGLISH SUMMARIES
BIBLIOGRAFIA
FONTI ARCHIVISTICHE
INDICE DEI NOMI
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