Le foderature trasparenti sono utili nel trattamento di una vasta tipologia di dipinti su tela, sia moderni che antichi, quando si rende indispensabile consolidare l’opera e, al tempo stesso, conservare sul verso una perfetta visione di scritte, firme, date, sigle. Dal punto di vista tecnico-operativo è un argomento particolarmente interessante, poiché coinvolge nel restauro dei dipinti l’uso combinato della pressione e del calore, di resine termoplastiche e di tutta una serie di moderni materiali sintetici.
Per eseguire questi particolari interventi, esiste un tipo di collante che possiede le caratteristiche necessarie per garantire l’adesione dei materiali mantenendone la trasparenza, ed è notoriamente il Beva 371 film: una resina sintetica, termoplastica, stesa in forma laminare sottile su un foglio di melinex siliconato.
Le caratteristiche tecniche della resina richiedono temperature precise di applicazione. Questo fatto, da una parte, esclude l’uso di alcune moderne strumentazioni come la “tavola fredda” a bassa pressione, dall’altra, l’utilizzo dell’apposita “tavola calda” è limitato per motivi essenzialmente pratici. Elementi che ne complicano l’impiego sono il consumo eccessivo di energia, le dimensioni e la pesantezza dell’apparecchiatura che la rendono ingombrante e difficilmente amovibile, e, non per ultimo, gli alti costi di costruzione.
S’introduce quindi il problema di trovare un mezzo più agevole, più economico ma egualmente efficace per l’erogazione, il controllo e la stabilizzazione delle temperature; funzioni necessarie per il corretto sfruttamento dell’adesivo e, ovviamente, per non danneggiare la superficie pittorica con escursioni termiche eccessive e incontrollate.
Anche la pressione, indispensabile per l’adesione delle tele, per risultare utile, deve essere controllata, applicata in modo graduale e omogeneamente distribuita; nello stesso tempo non deve dar luogo a effetti collaterali con schiacciamenti delle superfici dipinte e deformazioni nella trama del tessuto del supporto.
[…]Indice:
Premessa
I dipinti selezionati
Stato di conservazione dei dipinti
Interventi di restauro
Applicazione del Beva film in sottovuoto: le procedure
Un nuovo sistema di aspirazione
L’apparecchiatura riscaldante
Conclusioni delle operazioni di adesione in sottovuoto
I risultati delle foderature
Un interessante sistema di montaggio nei dipinti
Le conclusioni delle operazioni di restauro
Considerazioni finali
Note
Abstract
Di: Laura Speranza, Mario Verdelli, Nadia Presenti
Estratto da Kermes 46 (Aprile-Giugno 2002) – pagine 59-69 + abstract
ARTICOLO IN VERSIONE DIGITALE IN FORMATO PDF – DIGITAL VERSION IN PDF FORMAT
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