Nel settore dell’osservazione sistematica del tempo, la Toscana vanta una lunga e gloriosa tradizione: infatti la prima rete meteorologica mondiale fu istituita nella seconda metà del XVII secolo dal Granduca di Toscana Ferdinando II de’ Medici. La scuola di Galileo fu la vera ispiratrice del progetto: allo scienziato pisano e ai suoi discepoli si fanno risalire i primi strumenti di misura delle grandezze meteorologiche.
Il libro si sviluppa in quattro capitoli: nel primo viene presentata una breve storia della meteorologia del Regno d’Italia tra il 1860 e il 1890, della rete meteorologica delle Alpi costituita dal p. Denza e del successivo ampliamento della rete delle Alpi e degli Appennini con l’ingresso della rete Toscana di p. Cecchi costruita con l’aiuto del Club Alpino Italiano; il secondo capitolo passa in rassegna i singoli osservatori e le stazioni termo-udometriche della Toscana; il terzo capitolo esamina gli osservatori governativi; mentre il quarto contiene una breve descrizione degli strumenti di misura della rete meteorica dell’Osservatorio Ximeniano.
Autori: Emilio Borchi, Renzo Macii, Carolina Vagnoli
Pagine 132, brossura, cm 17×24, illustrato in b/nero, anno 2015
Collana La scienza degli strumenti, Fondazione Osservatorio Ximeniano
Isbn: 9788840403106
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Indice:
Introduzione
Capitolo 1: Le istituzioni
– La meteorologia nazionale
– Le prime reti meteorologiche locali
– La Corrispondenza Meteorologica delle Alpi e degli Appennini e la Rete Meteorica Toscana
– L’Osservatorio Ximeniano
– Il Club Alpino Italiano e le sue sezioni toscane
– Cenni sulle reti meteorologiche del Novecento
Capitolo II: Gli osservatori della Rete Meteorica Toscana
– Cenni di morfologia e clima della Toscana
– Storia delle stazioni della Rete Meteorica Toscana
– Gli osservatori della Rete Meteorica Toscana
— Alvernia, primo osservatorio della Rete Meteorologica Toscana
— Empoli
— Fiesole
— Grosseto
— Firenzuola
— Lucca
— Lugliano
— Pescia
— Pistoia
— Prato
— Pisa (S. Caterina)
– Gli osservatori toscani della Rete Meteorologica di p. Denza
— Siena (stazione privata di Apelle Dei)
— Castel del Piano, Montepulciano e le stazioni termo-pluviometriche del senese
— Castelnuovo di Garfagnana
— Osservatori di Firenze
— L’Osservatorio Bastogi
— L’Osservatorio di Varlungo
— L’Osservatorio dei Salesiani
— Fucecchio
— Massa Marittima
— L’Osservatorio del Seminario Arcivescovile
— L’Osservatorio meteorologico della Casa Moris
— Porto S. Stefano
— Massa Carrara, Bagnone, Pontremoli
Capitolo III: Gli osservatori governativi in Toscana
– Arezzo
– Osservatori governativi di Firenze
— L’Osservatorio meteorologico del Gabinetto Reale di Fisica e Storia Naturale
— L’Osservatorio dell’Istituto Geografico Militare
— L’Osservatorio del Regio Istituto di Studi Superiori
— L’Osservatorio del Giardino dei Semplici
— Gli osservatori nelle Scuole Superiori e nell’Università
– Quarto
– Scandicci
– Vallombrosa e Camaldoli
– Siena
– Livorno
– Stazioni termo-udometriche governative e aderenti alla rete di osservatori delle Alpi e degli Appennini
Capitolo IV: Gli strumenti della Rete Meteorologica
– Strumentazione per meteorologia nella recente attività delle Officine Galileo
– La strumentazione e le misure
– Barometri
– Psicrometri e igrometri
– Termometri
– Direzione e velocità del vento
– Pioggia
– Evaporimetro
– Elettricità atmosferica
– Ozonometro
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