Autore: Pietro Segala
Pagine 216, Illustrato, e-book in formato pdf, anno 2014
isbn: 9788840404240
Riflessioni, divagazioni, ricordi e testi divulgativi di tale “SIGNOR QUASI”, che, pur avendo cominciato tardi a saper capire le proposte di Giovanni Urbani (come attestano anche le note scritte dopo il 1980), si ritiene comunque vocato a stimolare studi-ricerche-esperienze che possano favorire (anche nella prospettiva del “cambio d’epoca” che stiamo vivendo) la riconsiderazione critica dell’essenza della conservazione perché diventi ordinaria l’integrazione tra la cura delle singole opere d’arte e i servizi di cultura per la durabilità del patrimonio d’arte, almeno in Italia, coesteso all’ambiente come sua peculiare componente qualitativa.
Se oggi, soprattutto in Italia, c’è un’urgenza da curare, questa è proprio la complessa realtà del patrimonio d’arte coesteso all’ambiente come sua peculiare connotazione qualitativa. È a questa realtà che urge sappiano dedicarsi, non solo in Italia: cultura, scienza, politica, economia, imprenditoria, formazione. E quanto maggiore sarà la carenza di compiuta dedizione all’urgenza della cura della complessità dei materiali di storia e d’arte, tanto maggiore – per quanto inavvertita – sarà la consunzione del maggiore patrimonio italiano, nonostante il moltiplicarsi di continui (e sempre più onerosi e sempre più osannati-denigrati) “ri-restauri”. Dai quali, purtroppo, non si potrà conseguire (come chiedeva Giovanni Urbani) l’integrazione materiale del passato nel divenire dell’uomo e neppure l’acquisizione dell’unico bene durevole partecipabile all’intera comunità: l’accordo dell’uomo con il suo ambiente di vita.
Indice:
1. La “rivoluzione copernicana” di Giovanni Urbani:
verso la “società della paidecoltura”?
Un’apertura (da sviluppare)
Per cominciare
La crisi finanziaria iniziata nel 2007
Un’ipotesi da riconsiderare criticamente
Quale esito per il “Fare umano”?
Da “La politica è tutto” a “Tutto è spettacolo”
Quali Piani di Governo del Territorio per i “Territori storici”?
Si possono sviluppare le indicazioni di Giovanni Urbani?
“Mezzi” e “fini” della conservazione del patrimonio
Quale composizione tra “conservazione” e “sviluppo”?
Il patrimonio dei territori storici: risorsa misconosciuta e dispersa
Il patrimonio d’arte: fattore di “sviluppo nuovo”?
La “rivoluzione copernicana” di Giovanni Urbani
Il “consumismo”: fattore di crisi della società industriale?
Quale “avvento” per la duratura conservazione dell’arte?
Quale committenza per nuove imprese di paidecoltori
Quale futuro per le anticipazioni di Giovanni Urbani?
La salvaguardia dei materiali di storia e d’arte condizione per la protezione-valorizzazione dei “territori-paesaggi storici”
Potrà esserci “paidecoltura”?
2. Il “Signor Quasi”, o della “quasitudine”. Una prima divagazione a introduzione di qualche ricordo e per motivare un’antologia di scritti già diffusi
Appunti sul “Signor Quasi”
I maestri bresciani
La cultura della durabilità per dare senso al presente e preparare il futuro?
3. Ricordi sparsi (e un po’ dispersi)
Una seconda divagazione per dare memoria all’auspicato futuro
A. L’idea di un CFP per il restauro
Negli anni delle contestazioni e del terrorismo
Il primo incontro con Giovanni Urbani: “Problemi di conservazione”
B. Cos’è “restauro”
Un primo esempio problematico e discutibile
C. Giovanni Urbani alla Trinità
Un secondo esempio problematico e discutibile
D. Quale politica per integrare il passato nel futuro dell’uomo?
Alcune tristi esperienze
Continuare. Nonostante tutto
4. Repetita iuvant?
Antologia di testi passati
Premessa
1981: Documenti di lavoro
1983: Alla ricerca del volto perduto
1983: Il restauro tra storia e scienza
1984: Restauro, scienza, conservazione
1984: Dal restauro alla manutenzione
1985: Restauratori e conservazione
1987: politica per la cultura e conservazione delle opere d’arte
1992: Un nuovo contributo civile dei cattolici bresciani: la promozione della cultura della protezione dei materiali d’arte e di storia
1992: Un “patronato” per le opere d’arte
1992: Nuovo e antico nella storia della città
1994: Il volto di Brescia
1994: Considerazione per il futuro: appunti per continuare il dibattito
2001: Le condizioni ambientali e strutturali della chiesa di Santa Maria della Carità in Brescia (detta del Buon Pastore)
2003: Quale valorizzazione del patrimonio storico per la tutela delle risorse dei territori storici?
2003: Orientamenti per l’avvio del “piano pilota per la diagnostica del patrimonio storico bresciano”
2005: La salvaguardia dei materiali di storia e d’arte: risorsa misconosciuta per la riqualificazione della società e dell’economia bresciane
2006: Quale valorizzazione per il patrimonio storico-ambientale?
2009: La “rivoluzione copernicana” di Giovanni Urbani
2012: La maggiore e meno considerata emergenza italiana: la durabilità del patrimonio dei territori storici
2013: Imprese di operatori culturali (“paidecoltori”) per la redditività delle risorse dei territori storici
2014: Dopo Giovani Urbani: riflessioni da continuare
5. Cambio d’epoca?
Ipotesi per una conclusione da continuare
Riprendere le proposte di Giovanni Urbani
anche per valorizzare compiutamente le risorse dei territori storici
Premessa
Un auspicio: il primato delle risorse dei territori storici
Quale economia per le risorse dei “territori storici”?
Il patrimonio dei territori storici: soggetto e oggetto della “paidecoltura”
Imprese di “paidecoltori” per la redditività dei territori storici?
Quale redditività per le risorse di cultura?
Imprenditori, committenti e consumatori di cultura per il bene comune?
Stato, Chiesa e committenti di cultura per la durabilità dei materiali di storia e d’arte
Appello all’Unione Europea…
… e alle Regioni italiane…
… ma anche a noi, cittadini del nuovo “Stato culturale”
Una testimonianza da riprendere e inverare
Per continuare
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