Autori:Benedetta Manetti, Sabrina Santini, Gianni L’Abbate, Paola Vergari, Cristina Gatti, Caterina Serra, Maria Gloria Messeri, Massimo Maniezzi
Collana: Iena Reader
Pagine 264, brossura con bandelle, cm 13×20, anno 2015
Isbn: 9788840402208
“Si infila nelle scale della metro, scende, gente di fretta, là sotto fa più caldo, entra nell’ultima vettura, c’è più posto… Forse è imbarazzante per sé o per gli altri guardarsi in faccia fra sconosciuti, e sarà perché pensa che le scarpe non mentano mai che, dopo aver cercato un appiglio, guarda in basso: le scarpe degli altri. Eccole, come lo aspettassero, un paio di Nike anonime e consumate con una trama sulla tomaia tipo spider-man e la suola un po’ staccata sulla punta, grigie, leggermente sporche. Scarpe usate per camminare,
inaspettatamente da donna. Alza gli occhi per guardare il resto che già in parte conosce. Occhi azzurri, meravigliati della vita e un po’ tristi.
Un sorriso di quelli che non viene cancellato neppure dal dolore.
Trent’anni e forse più, troppo gentile, serena, spensierata per essere vincente. Capelli ricci lasciati a se stessi. Non un filo di trucco.
Lo guarda un attimo negli occhi. «Scusa, scendo…» e quasi si scusasse di esserci gli sfiora una spalla con la mano, per passare. Smette di pensare alle scarpe e alle sue stupide deduzioni. La guarda scendere e sparire per sempre, nella nuova e ultima galleria dei ritratti”.
“Realizzare il Laboratorio di Scrittura ha significato, per l’AICS di Firenze e in particolare per l’Area Cultura, confrontarsi con il Cambiamento in atto e con il desiderio di espressione insito in ogni persona. Le attività culturali e il Laboratorio, in particolare, permettono di seguire un percorso di sensibilizzazione alle migliori forme della letteratura e offrire gli strumenti necessari a quanti lo desiderano: la visione della realtà e il confronto con la parola scritta, per migliorarne la qualità e valorizzare la capacità di analisi, di riflessione e di racconto di ciascuno”.
(dalla Presentazione di Carlo Alberto Calamandrei e Giorgio Burdese)
“Condurre un laboratorio di scrittura pone nella condizione di indagare e di condividere le ragioni del “perché si scrive” ma anche le modalità con le quali ciò che si scrive viene poi letto. La lingua scritta ha un suo svolgimento nella necessità di essere fermata nel tempo e, quando lo si fa, lo si fa con ars e techne, ossia con l’invenzione e l’organizzazione del discorso. La nostra vita è una storia fatta di storie. Nelle storie siamo immersi, vere o false che siano, e il raccontare è un movimento naturale che nel parlare si regge su gesti, gergo, espressioni, domande…”
(dall’Introduzione di Chiara Novelli)
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