Dizionario enogastronomico dell’Emilia Romagna: 450 voci, 70 ricette, 60 vini, mille curiosità. Presentato da Enzo Biagi.
Lungo le spiagge con le infinite trattorie e i ristoranti, nelle fattorie sulle pendici dell’Appennino, nelle vallate e nel piano, le graticole sfrigolano, i vasi di coccio esaltano profumi antichi, le donne distendono sui taglieri sfoglie luminose come il sole; nei chioschi, le piadine si preparano a ricevere le erbe e quei salumi che diventano distintivo d’onore di una fiorente attività dedita alla conservazione e alla preparazione di cotechini e zamponi, mortadelle, coppe, salami e salsicce. “Abbiamo visto trascorrere abbastanza anni per sapere come si faceva il Brodetto lungo il Candiano da Ravenna al mare; come si preparava la Torta degli Addobbi nei vicoli porticati di Bologna; come si ottenevano i fragranti Grana e Parmigiano nei caseifici di Reggio e di Parma; come bevevano l’aria montana i prosciutti di Langhirano; come si cucinavano le lumache nelle campagne di Bobbio. Per questo abbiamo riletto, per confermarli, vecchi testi dell’arte culinaria di questa regione, che sembra essere composta da due unità – come suggerisce il nome – ma che risulta unita in un’invidiabile gioia di vivere, bene e in salute. E se qualcosa dovesse rimanere qualche tempo in più del previsto sullo stomaco, ci si può aiutare con Sangiovese e Gutturnio, con Lambrusco e Ancellotta o Uva d’Oro del Gran Bosco della Mesola”.
Autore: Roberto Bosi
Brossura olandese con bandelle, cm 17×23, pagine 156, riccamente illustrato a colori
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