Uno dei fenomeni di degrado dei dipinti su tela consiste nell’infragilimento del supporto tessile dovuto alla depolimerizzazione della cellulosa, in genere causato dalla reazione di idrolisi acida. Tale fenomeno si innesca in condizioni conservative umide in presenza di acidità, la cellulosa della fibra tessile diventa meno tenace e più fragile, con conseguente formazione di tagli, lacerazioni, deformazioni della tela e cadute di pellicola pittorica. L’acidità presente sulla tela può essere generata sia da sostanze acide formatesi a seguito dell’ossidazione degli olii siccativi o di altre sostanze organiche contenute nella pellicola pittorica o negli strati preparatori del dipinto, che da agenti inquinanti presenti nell’ambiente. Per far fronte a questa problematica, solitamente si ricorre al consolidamento delle fibre tessili della tela e in casi estremi alla foderatura. Tale intervento però, è altamente invasivo, poiché impedisce di visualizzare il supporto originale e può risultare rischioso per molte pellicole industriali che mal sopportano il calore o la maggior parte dei solventi organici, utili a una piena reversibilità dell’operazione.
La deacidificazione dei supporti cellulosici è stata proposta quindi come operazione di protezione contro la degradazione acida e consiste nell’applicazione di materiali basici in grado di conferire una una riserva alcalina ai tessuti. […] Nessuno dei metodi elencati sembra ottimale per la deacidificazione delle tele, specie se si tratta di dipinti contemporanei, i cui materiali costitutivi risultano più sensibili all’azione di solventi.
Nell’ambito del progetto europeo NanoRestArt, coordinato dal CSGI di Firenze, sono stati studiati nanomateriali finalizzati alla conservazione delle opere moderne e contemporanee. […] La ricerca si è concentrata sullo studio del comportamento delle pellicole pittoriche industriali a olio acriliche e viniliche prima e dopo il trattamento di deacidificazione della tela di supporto. Il fine è quello di valutare sia l’efficacia del trattamento che la presenza o meno di modificazioni chimico-fisiche scaturite dall’interazione con le nanodispersioni, quali la parziale solubilizzazione del medium pittorico, l’idrolisi basica degli esteri contenuti nel medium o alterazioni del comportamento meccanico, comparando le formulazioni realizzate in due diversi solventi: cicloesano ed etanolo. […]
INDICE:
Premessa
La sperimentazione
– Fase A – Campioni di filati e tessuto
— Misure di pH
— Prove meccaniche
— Valutazioni delle interazioni chimico-fisiche
— Analisi al microscopio ottico. Osservazioni dirette
— Valutazioni della variazione di massa dei campioni
— Analisi spettrocolorimetriche
— Analisi FT-IR
— Osservazioni sui dati
– Fase B – Campioni di pellicola pittorica su vetrino
— Valutazione delle interazioni fisico-meccaniche
— Misure di pH
— Prove meccaniche di trazione
– Fase C – Campioni di pellicola pittorica su tessuto
Applicazione a un caso di studio: deacidificazione del dipinto su tela Pescatori che giuocano di Raffaello Gambogi, 1903
Conclusioni
Bibliografia essenziale
Note
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Di Alice Tognoni, Grazia De Cesare, Marcella Ioele, Mauro Torre
Estratto da Bollettino ICR N. 36 (Gennaio-Giugno 2018 – Stampato Agosto 2021) – pagine 25-50
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