A partire dagli anni Settanta molte energie sono state spese per comprendere dove fosse ubicata la Battaglia di Anghiari, il perduto dipinto che Leonardo da Vinci realizzò all’inizio del XVI secolo a Firenze, nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. Durante quasi mezzo secolo d’indagini, il dipinto è stato cercato prima sul muro di ponente e poi su quello di levante; sono state elaborate ipotesi di ogni genere; raccolte testimonianze, documenti e opinioni di stimati storici e scienziati; sono state realizzate indagini utilizzando tecnologie sempre più sofisticate, filmati, documentari e ricostruzioni tridimensionali, senza però mai giungere a una risposta definitiva.
Se per alcuni studiosi è ancora oggi legittimo continuare a cercare il perduto dipinto, per altri non esistono motivazioni per farlo (per qualcuno non è nemmeno mai esistito). In quarantacinque anni di ricerca, nessuno può essere certo di non aver commesso errori d’interpretazione e di non aver involontariamente forzato la lettura di alcuni documenti ai fini di incastrare meglio le tessere del puzzle, scienziato o storico che sia. Molti sono i dubbi che rimangono irrisolti, molte le ipotesi e le contraddizioni. Ha quindi veramente senso smettere di cercare?
CERCA TROVA
Leonardo da Vinci e la Battaglia di Anghiari
Storia della Ricerca
di Stefano Corazzini
Pagine 232. Formato cm 13 x 18. Brossura con bandelle. Illustrato con immagini in b/n. Gennaio 2023
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INDICE:
Prefazione
La barba di Leonardo
– Palazzo Vecchio
La storia
– Giorgio Vasari
– Documenti d’archivio
Leonardo e la Battaglia
– Salai e Melzi
La ricerca
– La diagnostica
– Georadar
– La Tavola Doria
Levante o Ponente
– Cerca Trova
Cosa fare?
Cronologia
Note
Bibliografia
Ringraziamenti
Stefano Corazzini Nato a Grosseto e laureato in architettura presso l’ateneo fiorentino, ha coltivato l’idea di scrivere un libro che raccontasse la storia della ricerca della Battaglia di Anghiari fin da quando, nel 2008, ha avuto modo di partecipare ad alcune fasi della raccolta dati. Confrontandosi con i protagonisti delle varie sessioni di ricerca, consultando articoli di giornali e documenti d’archivio (alcuni inediti), ha cercato di raccontare le varie fasi di una ricerca che, nonostante si sia trascinata per quasi mezzo secolo, non è stata in grado di consegnare alla comunità accademica e scientifica una risposta definitiva. Con Nardini ha pubblicato anche Il Granduca Innamorato, Francesco I de Medici e Bianca Cappello nella Firenze del Cinquecento (2017), disponibile anche in lingua inglese con il titolo A Medici in Love (traduzione di Lori Hetherington).
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