Il restauro della pala dell’Assunta, opera firmata è datata (1587) di Santi di Tito, conservata nella pieve di Santa Maria a Fagna (Scarperia, Firenze), ha rivelato gli splendidi toni di colore che erano stati offuscati nei secoli dalla polvere, dal fumo delle candele e dai danni provocati sia dai terremoti che dai tarli, consentendo di notare interessante dettagli che per lungo tempo erano stati forse dimenticati, svelando insospettabili sorprese non solo nella palette chiara e luminosa dei colori, ma anche nella sua iconografia.
Tra le opere di Santi di Tito, infatti, la Pala dell’Assunta rivela un’attenzione particolare sia nella realizzazione del supporto sia in alcuni dettagli iconografici che la rendono un poco diversa da altri documenti analoghi per periodo e committenza provinciale.
Dall’ottavo decennio del Cinquecento alla morte, Santi di Tito in piena maturità e all’apice di una brillante carriera, si trovò a lavorare a una gran quantità di commissioni che lo portarono a realizzare opere forse meno curate delle precedenti, sebbene non prive di pathos. Umanità e sentimento sono caratteristiche che si aggiungono alle opere di Santi di Tito, e ciò si nota non solo nei dipinti a carattere religioso, ma anche in qualcuno dei ritratti più tardi, dove egli ha modo di avvicinare lo spettatore all’intimità del soggetto ritratto per mezzo di piccoli accorgimenti come una leggera rotazione della testa o la posizione dinamica e significante delle mani.
L‘Assunta di Fagna non è dipinta su tela, come la maggioranza delle opere commissionate a Santi di Tito da centri periferici rispetto a Firenze […]
Di: Lisa Venerosi Pesciolini, Sara Piccolo Paci
Estratto da Kermes 80 (Ottobre-Dicembre 2010) – pagine 29-39
ARTICOLO IN VERSIONE DIGITALE IN FORMATO PDF – DIGITAL VERSION IN PDF FORMAT
——————————————————————————-
>> CONSULTA L’ELENCO DEGLI ARTICOLI DISPONIBILI:
https://www.nardinieditore.it/categoria-prodotto/kermes/kermes-articoli/
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.