283 pp. ill. b/n e colori, Firenze 2008. Oltre dieci anni di ricerche interdisciplinari sul sito di Bilancino hanno permesso di tratteggiare la vita e le attività di un gruppo di cacciatori raccoglitori di circa 30.000 anni fa in un accampamento estivo situato ai margini di un’area umida, oggi occupata da un lago artificiale. Le eccezionali condizioni di formazione e conservazione della paleosuperficie e l’accuratezza della documentazione ne fanno un archivio complesso che ha permesso, sulla base dell’analisi tipologica, tecnologica e funzionale dell’industria litica, degli studi sulla materia prima, dei dati paleoambientali, di confronti etnografici, e della sperimentazione di proporre un’interpretazione funzionale del sito come accampamento stagionale dedito allo sfruttamento delle risorse vegetali, in particolare delle piante palustri come la tifa. Gli studi sull’organizzazione dello spazio all’interno del suolo di abitato costituiscono un’occasione quasi unica di conoscenza: l’insediamento presenta una organizzazione e una manutenzione degli spazi molto accurate, che testimoniano un periodo di soggiorno relativamente prolungato. Di particolare importanza la scoperta a Bilancino di manufatti e microresti vegetali che testimoniano per la prima volta durante il Gravettiano la tecnica di produzione di farina a partire dalla vegetazione spontanea, fornendo una nuova evidenza sulle innovazioni tecnologiche che sembrano caratterizzare questo periodo culturale.
Autori: Biancamaria Aranguren, Anna Revedin, brossura, cm 29,7×21, illustrato, anno 2008
Pubblicato dall’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria
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