Il dipinto su tavola è giunto presso il Laboratorio di Restauro di Bari in uno stato di conservazione pessimo. La superficie pittorica policroma presentava svariate ammaccature, rotture e mancanze. Il supporto ligneo era molto danneggiato specie nelle zone di contatto fra le tavole del tavolato, dove erano evidenti vere e proprie lacune con bordi di consistenza quasi farinacea che tendevano a disgregarsi se sottoposti a una leggera pressione delle dita.
Per tali ragioni erano state probabilmente eseguite stuccature in corrispondenza di alcune lacune, già prima che il dipinto pervenisse a Bari presso il Laboratorio di Restauro. In particolare lungo il perimetro della tavola centrale era facilmente osservabile un differente stato di conservazione: erano ben conservati il margine superiore e inferiore, mentre quello destro e quello sinistro presentavano numerosi e diffusi segni di degrado.
Un’analisi puntuale rendeva evidente che e maggiori lacune erano localizzate in prossimità dei chiodi utilizzati per fissare le tavole laterali del tavolato a quella centrale. Tale fenomeno era probabilmente legato ai processi di alterazione chimica del legno innescati, a loro volta, dai prodotti di ossidazione dei metalli componenti i chiodi. Le zone interessate dell’azione demolitrice dei prodotti di ossidazione dei metalli componenti i chiodi avevano costituito luoghi preferenziali per la ovideposizione da parte di insetti xilofagi; gli attacchi, in realtà, erano presenti non solo in corrispondenza delle lacune, ma per tutta la lunghezza dei margini del corpo centrale a contatto con le due fasce laterali. La discontinuità delle tavole, infatti, aveva anche favorito fenomeni di condensa localizzata, provocando nel legno dilavamenti tali da lisciviare i prodotti antisettici e agevolare l’attacco degli insetti xilofagi che aggrediscono con maggior facilità il legno più umido.
[…]Indice:
Introduzione
Vicende storiche dell’opera
La tecnica dell’assemblaggio
Stato di conservazione dell’opera prima degli interventi di restauro
Trattamenti effettuati
Individuazione delle specie legnose
Conclusioni
Bibliografia
Abstract
Di Achille Pellerano, Domenico Pellerano, Antonella Salvemini
Estratto da Kermes 5 (Ottobre-Dicembre 2003) – pagine 57-63 + abstract
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