Con il supporto di inedite e circostanziate ricerche d’archivio viene presentata la storia conservativa delle tombe dipinte di Tarquinia a partire dalla prima metà dell’Ottocento – epoca a cui risalgono la scoperta di gran parte dei sepolcri a oggi noti e i primi provvedimenti di tutela – fino ai tempi odierni. Sono illustrati sia le avanzate metodologie di conservazione e valorizzazione sia i provvedimenti che hanno consentito alla Soprintendenza di conciliare tutela e fruizione delle tombe dipinte. Vengono descritte le attuali metodologie di restauro che fanno ben sperare circa la definitiva salvaguardia di questo irripetibile patrimonio archeologico. Infine, un nuovo studio dell’Università di Catania approfondisce e arricchisce quello già svolto dal Laboratorio Scientifico dei Musei Vaticani sulla tecnica di esecuzione, sui pigmenti e sugli strati preparatori delle pitture ipogee. Questo libro costituisce un punto fermo per chi dovrà in futuro provvedere al restauro e alla manutenzione delle tombe dipinte e garantire che questo straordinario patrimonio culturale possa essere trasmesso alle generazioni future.
With the support of previously unpublished and circumstantiated archive research, a new edition presents the conservation history of the painted tombs of Tarquinia from the first half of the 19th century – the time of the discovery of most of the tombs known today and the first protective measures – to the present day. The advanced methods of conservation and valorization are illustrated, as well as the measures that have enabled the Soprintendenza to reconcile the protection and enjoyment of the painted tombs. Current restoration methods are described, which bode well for the definitive preservation of this unique archaeological heritage. Finally, a new study by the University of Catania deepens and enriches the one already carried out by the Scientific Laboratory of the Vatican Museums on the execution technique, pigments and preparatory layers of the underground paintings. This book constitutes a milestone for those who will have to restore and maintain the painted tombs in the future and ensure that this extraordinary cultural heritage can be passed on to future generations.
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Adele Cecchini
LE TOMBE DIPINTE DI TARQUINIA
Vicenda conservativa, restauri, tecnica di esecuzione
NUOVA EDIZIONE completamente riveduta e aggiornata
Collana Restauro Quaderni
Pagine 338, Brossura, cm. 21 x 28, con oltre 200 immagini, grafici e tabelle, settembre 2023
L’autrice: Adele Cecchini, da decenni principale riferimento insieme al marito Franco Adamo per gli interventi conservativi e di restauro alle tombe. Altri contributi di: Germana Barone, Maria Cristina Caggiani, Alessia Coccato, Maura Fugazzotto, Paolo Mazzoleni, Alfonsina Russo.
INDICE
Nuova edizione riveduta e aggiornata
Ringraziamenti
Presentazione, Alfonsina Russo.
La nuova edizione, Adele Cecchini
Introduzione storica, Francesco Buranelli
Consegnare le tombe alle future generazioni: un obiettivo raggiunto? Maria Cataldi
CAPITOLO I
La tutela, la conservazione e gli interventi di restauro nel XIX secolo
1825, i più antichi dati d’archivio
1827, prima visita della Sezione della Commissione Generale Consultiva di Belle Arti
1831-1833, Carlo Ruspi e la documentazione e conservazione della tomba del Triclinio e della tomba Querciola I
1835-1848, ispettori e custodi. Tutela e primi interventi di manutenzione
Lavori di restauro dal 1854 al 1864: la vicenda dell’appaltatore Pietro Draghi
1862-1866, la tomba del Citaredo e la tomba Bruschi: un fatale equivoco
Scoperta della tomba della Pulcella, della tomba degli Scudi e lavori di manutenzione e restauro alle tombe dal 1865 al 1870
1870-1872, la Reale Soprintendenza per gli Scavi e i Monumenti di Roma
1874-1877, il custode comunale delle tombe Antonio Frangioni e l’ispettore degli Scavi e Monumenti Francesco Dasti
1877-1880, l’ingegnere degli Scavi d’Antichità Rodolfo Lanciani e le tombe dipinte di Tarquinia
1880, il contenzioso tra il Comune di Tarquinia e il Governo sulle tombe dipinte
1881-1886, Luigi Dasti ispettore degli Scavi e dei Monumenti di Tarquinia
1887, Wolfgang Helbig ispettore per le Antichità e i Monumenti di Tarquinia
La direzione del Museo Etrusco di Firenze e la gestione
A cavallo tra i due secoli: documenti privati svelano fatti incresciosi per la conservazione delle tombe dipinte
CAPITOLO II
La tutela, la conservazione e gli interventi di restauro dal 1900 a oggi
L’inizio del nuovo secolo: la documentazione dei dipinti attraverso le riproduzioni ad acquerello e fotografiche
Il distacco della tomba Tarantola
1908-1912, l’ispettore onorario Angelo Falzacappa e il custode delle tombe Edmondo La Valle
1916-1926, il direttore del Reale Museo Archeologico di Tarquinia Giuseppe Cultrera e le tombe dipinte
1931-1936, il direttore del Reale Museo Archeologico di Tarquinia Pietro Romanelli e le tombe dipinte
1936-1942, Leonida Marchese e il soprintendente alle Antichità dell’Etruria Meridionale (Roma II) Salvatore Aurigemma
1942, l’Istituto Centrale del Restauro e le tombe dipinte di Tarquinia
1943-1944, il soprintendente Gioacchino Mancini e gli anni della II guerra mondiale
1946-1949, i restauri dopo la guerra
1949-1953, l’asportazione delle pitture della tomba delle Bighe e della tomba del Triclinio; il soprintendente Renato Bartoccini e l’opera di controllo dell’ICR
1953-1957, il distacco della tomba del Letto Funebre e la volontà di estendere l’asportazione delle pitture ad altre tombe
1957-1964, la manutenzione e gli interventi di restauro dei tecnici dell’ICR: il distacco dei dipinti della tomba delle Olimpiadi, della tomba della Nave e della tomba della Scrofa Nera
1964-1978, provvedimenti conservativi e lavori di restauro sotto il soprintendente Mario Moretti
1979-1980, Claudio Bettini e l’inizio dell’attuale modello di conservazione delle tombe dipinte
Tabella sinottica nomenclatura tombe dipinte di Tarquinia
CAPITOLO III
La tecnica di esecuzione e le moderne metodologie di conservazione e restauro
Franco Adamo e Adele Cecchini
Introduzione
Gli strati preparatori: le osservazioni tecniche, le fonti e la storia degli studi
La decorazione pittorica: le osservazioni tecniche e la storia degli studi
La conservazione e il restauro
Metodologie di restauro per una tomba “strappata”: il caso della tomba del Letto Funebre
Elenco delle tombe restaurate dal dopoguerra a oggi
Schede tecniche delle tombe dipinte
Introduzione
Riferimenti schede tecniche
Documentazione d’archivio in riferimento a interventi di restauro
Scheda 1-Tombe con strato preparatorio di argilla grigia
Scheda 2-Tombe con strato preparatorio di creta chiara
Scheda 3-Tombe con strato preparatorio a calce
Scheda 4-Tombe con disegno nero e rosso
Scheda 5-Tombe con incisione preparatoria
CAPITOLO IV
I colori degli etruschi nelle tombe dipinte di Tarquinia: le indagini archeometriche
Germana Barone, Maria Cristina Caggiani, Adele Cecchini, Alessia Coccato, Maura Fugazzotto, Paolo Mazzoleni, Alfonsina Russo
Tomba delle Leonesse (530-520 a.C.)
Tomba Bartoccini (530-520 a.C.)
Tomba della Caccia e Pesca (520-510 a.C.)
Tomba del Cacciatore (510 a.C.)
Tomba del Barone (510 a.C.)
Tomba del Fior di Loto (510-500 a.C.)
Tomba dei Tori (seconda metà VI sec. a.C.)
Tomba dei Giocolieri (fine VI sec. a.C.)
Tomba del Gallo (fine V sec. a.C.)
Considerazioni conclusive
Tavole
Riferimenti bibliografici
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