“A poco più di un anno dalla scoperta di una prima struttura il legno, destinata a rivelarsi ben presto parte di una grande nave da carico romana, il Museo Archeologico Nazionale di Firenze ospita la mostra dedicata allo scavo di un lembo dell’ampio bacino portuale che si apriva in antico a poche centinaia di metri da quello che sarebbe diventato il cuore monumentale di Pisa (…). Alle difficoltà di uno scavo di estrema delicatezza che si svolge in un contesto non certo favorevole, si sommano infatti i molteplici problemi legati alla necessità di provvedere da subito alla sopravvivenza nel tempo di una mole eccezionalmente ampia e multiforme di manufatti dei più diversi materiali, sia del tipo più consueto in contesti di età romana – sono già ad esempio migliaia le anfore da trasporto pertinenti ai diversi carichi tornati in luce – che organici, dal legno al cuoio, dal vimini all’osso, così come quelli derivanti dalla raccolta e dalla elaborazione di una quantità altrettanto impegnativa di dati conoscitivi, di natura tecnica (si pensi a quanto relativo alla struttura stessa dei diversi scafi) come più latamente storica” (Angelo Bottini). Di tutto questo complesso di esigenze e della conseguente attività, intende dar conto la pubblicazione
This book is published as a museum is about to open in the Medici Dockyards of Pisa to house the finds from recent excavations of part of the ancient Roman port of Pisa. This on-going project has recovered a wide range of objects and materials which were displayed at an exhibition in 1999 and are presented here through a series of thematic essays. Each of the authors presents a discussion of different aspects of the finds and/or the project: gold fibulae; glass items, pottery; oil lamps; human and animal bones; anchors, tackle and wood; restoration, conservation and the creation of the new museum.
Testo in italiano e inglese – English and Italian text
Pagine 384, brossura, cm 21×28, illustrato in b/nero e colori, anno 2000
Pages 384, paperback, cm 21×28, illustrated, year 2000
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