Le carte da lucido per la loro intrinseca natura nascono fragili o possono diventarlo nel tempo. La loro fragilità, unita spesso alle grandi dimensioni dei disegni, ne rende poco agevole la consultazione e, ancora più, la conservazione e il restauro. Frequenti sono soprattutto i danni di tipo fisico (lacerazioni, lacune, riquadri completamente distaccati, bordi frastagliati e ripiegati, parti mancanti, ecc.), dovuti soprattutto a modalità di conservazione non idonee; non mancano anche carte imbrunite.
I danni di origine biologica derivano dall’azione di insetti e microrganismi i quali possono determinare problemi estetici e strutturali di varia tipologia e entità. In riferimento agli insetti, il tipo di danno varia in rapporto alla specie e, entro certi limiti, alcuni di essi possono essere identificabili dalla tipicità delle tracce prodotte.
Lo scopo di questo studio è quello di fornire una descrizione qualitativa e una preliminare valutazione quantitativa del danno causato su tale tipo di supporti da insetti Blattoidei, fenomeno non ancora studiato da questo punto di vista. I risultati sono stati anche esaminati per evidenziare eventuali differenze di suscettibilità tra le diverse tipologie di materiale, in particolare la carta pergamena vegetale e la carta grassa.
Indice:
Introduzione
Le carte da lucido
Materiali e metodi
Risultati e discussione
Conclusioni
Bibliografia
Note
Di Marianna Adamo, Ubaldo Cesareo, Massimo De Francesco, Elena Ruschioni, Daniele Ruggiero, Donatella Matè
Estratto da Kermes 85 (Gennaio-Marzo 2012) – pagine 59-70
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