OLIVIERO TOSCANI E PAOLO CREPET
SABATO 16 ALLE MURATE A FIRENZE per il libro IL LAICO E IL MURO D’OMBRA di Vittorio Vitulli (Nardini Editore)
Il grande fotografo e il noto psichiatra saranno in Piazza delle Murate, sabato 16 luglio alle 19 per la presentazione del libro “Il laico e il muro d’ombra” di Vittorio Vitulli. A moderare il fiorentino Tommaso Ciuffoletti.
Un tema complesso quanto intimo quello affrontato in “Il laico e il muro d’ombra”, l’ultimo libro di Vittorio Vitulli che tratta del momento in cui il laico incontra la solitudine e il vuoto, l’ombra di quello che è stato l’amore di una vita, l’assenza della persona con la quale ha spartito tutto. Il saggio, edito da Nardini Editore, sarà presentato sabato 16 luglio alle 19 in Piazza delle Murate a Firenze, alla presenza di due ospiti d’eccezione: Oliviero Toscani e Paolo Crepet.
Il dibattito, al quale prenderà parte anche il figlio dell’autore Vincenzo Vitulli, sarà moderato da Tommaso Ciuffoletti, e l’argomento sarà discusso sotto vari punti di vista. Crepet, psichiatra tra i più noti d’Italia, sviscererà il tema attraverso il percorso della mente, mentre Toscani, conosciuto per la sua vena provocatoria, offrirà un punto di vista destabilizzante e scomodo come solo lui sa fare. La materia è complessa ed è tra le più dibattute della natura umana: un appuntamento dunque imperdibile, per gli appassionati di letteratura e filosofia, quello di sabato 16 in Piazza delle Murate.
“Il laico e il muro d’ombra”, di Vittorio Vitulli
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Dopo la scomparsa, dentro il “muro d’ombra”, di una persona amata, restano soltanto le esequie e le commemorazioni rituali. Poi, inesorabilmente, la memoria “si sfolla”, come scrisse Montale, e una nebbia nasconde, con il passare del tempo, volti cari ed eventi del passato. Una storia è finita per sempre.
Ma da quel momento un’altra storia continua: quella di chi resta. Inizia, allora, un percorso spirituale complesso, più facile per il credente, più difficile per il laico non credente. Infatti il “muro d’ombra” invade sempre le esistenze, ma nel silenzio, e conduce spesso a quella che è stata definita come una “situazione limite”, fatta di angoscia e anche di solitudine. Si tratta di innumerevoli storie, una diversa dall’altra e tutte uguali, da millenni. Sono drammi sconosciuti che coinvolgono tutti, in quanto riflettono la condizione umana, che l’autore definisce metaforicamente come “lo scandalo della morte”.
Le riflessioni di questo scritto narrano uno di questi drammi come se fosse la “memoria di un reduce di guerra”, come lo stesso autore scrive.
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Vittorio Vitulli (Bari, 1930), è giurista e studioso dei diritti umani. Ha ricoperto il ruolo di Conservatore Capo degli Archivi Notarili presso vari distretti. Nel 2003 ha pubblicato, su invito del Soroptimist International, “La sfida dell’acqua: da bene economico a diritto della persona umana. Utopia o percorso possibile?”, volume che indica un percorso originale per rendere l’acqua un vero e proprio diritto umano fondamentale.